Posto, Opposto, Casa e Laboratorio del Comune…COS’E’????

 

Non è un soggetto.

Non è un progetto (o perlomeno non ancora e non uno).

E’ una modalità.

L’ho scoperta, l’ho sperimentata e ho voglia di potenziarla.

Condivido e metto in pratica.

E’ una modalità di lavoro che veda le singole soggettività coinvolte per la solidificazione di idee e bi-sogni.

Quello di cui abbiamo bisogno è lasciare spazio all’informale, permettere che ognuno metta le proprie carte in tavola e si metta in gioco in prima persona.
Le carte sul tavolo sono innanzitutto le relazioni tra i soggetti e i gruppi in comunicazione rapida e permanente tra loro, interscambiando
momenti di riflessione collettiva e sviluppo di comunicazione informale attraverso lo scambio dal vivo e l’utilizzo delle reti telematiche.

Una modalità nuova è quella che sa riprodursi nel percorso e nella capacità di modificarsi e trasformarsi secondo i bisogni, gli
interessi e i desideri di chi si rende partecipe soggettivamente come individualità prima di tutto, nel quotidiano, nel trascorrere dei
minuti e dei mesi.

Se si partisse dalle relazioni reciproche tra le personalità, le competenze pratiche, le necessità e i sogni che già ci sono, si
potrebbero ipotizzare nel prossimo futuro delle risposte concrete e finalmente un pò di luminosità nel buio che ci vorrebbero imporre
dall’alto.

Questa è una scommessa, un primo passo e una spunto di riflessione per una discussione aperta, pubblica e conflittuale sul nostro territorio,
oggi più che mai localmente globalizzato, in una cittadina elettronica europea, commercialmente alla moda nella chiusura di spazi di agibilità
politica ed esclusione sociale.

Le analisi e le risposte politiche e culturali possono essere le più variegate possibili, ma necessariamente in comunicazione permanente tra
loro, dotandosi collettivamente di strumenti diversi;
perchè le relazioni e le esperienze diverse non possono avere come una tra le finalità, la condivisione di una modalità e di una progettualità praticabile comune?
Cosa e quanto possa rappresentare un punto di riferimento duraturo nel tempo nel tessuto sociale perugino, è direttamente
proporzionale all’investimento che le soggettività propongono, per condividerle collettivamente e metterle in gioco pubblicamente allo scopo di lanciare un messaggio conflittuale desiderante.

"ora scorda la paura…guarda in faccia il vero…in questo viaggio di
sola andata ognuno scelga il suo volo…per non restare con in mano
niente…per quanto mi riguarda…corro il rischio di frequente!"
…….è uno dei modi di interpretare la mobilità dei soggetti attraverso la città , la relazione tra di essi, le finalità comuni e la
capacità di esprimere vitalità partecipe delle trasformazioni in atto, nonchè una citazione degli Assalti Frontali.

Costruire in maniera cooperativa forme e strumenti di comunanza, condurre al riconoscimento della cosa comune, dall’aria all’acqua al
cibo fino alla produzione informatizzata e alle reti.

Costruire forme di organizzazioni capaci di garantire conflitto e percorsi di lotta, capaci di costruire dal sociale soggettività politiche.

Territorio, autonomia, autodeterminazione, rifiuto, proposta, potenza, liberazioni, relazioni ed esperienze costituenti…

Sottrarsi, Rilanciare, Respirare, NOI.

Aprile 2009, Perugia. 

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